La sindrome metabolica è la combinazione di più fattori di rischio cardiovascolare.
Si tratta di una sindrome molto diffusa nei paesi sviluppati (basti pensare che negli Stati Uniti nel 2012 circa più di un terzo dei cittadini adulti rientrava nei parametri di diagnosi).
La presenza di questi fattori pone l’individuo in un serio rischio, rendendolo più esposto ai rischi di ictus o infarto.
Ma come si riconosce una sindrome metabolica?
Quali sono i fattori che, se presenti, permettono la diagnosi di una sindrome metabolica?
La disciplina medica ha isolato quattro fattori principali, quando ne viene riscontrata la presenza di almeno tre, di solito si procede con la diagnosi di sindrome metabolica.
Questi fattori sono:
- Circonferenza vita. La sindrome metabolica dipende sia dalla quantità che dalla distribuzione del grasso addominale. Tendenzialmente è un segnale d’allarme una circonferenza vita superiore a 102 cm negli uomini o superiore a 88 cm nelle donne. Bada bene che comunque questi sono dati convenzionali che possono subire lievi modifiche, a seconda dell’etnia e dei tratti somatici.
- Pressione arteriosa, ossia la forza che il sangue esercita sulla parete di un vaso sanguigno. La pressione arteriosa si misura in due componenti, massima o sistolica (quando cioè il cuore pompa il sangue) e minima o diastolica (quando il cuore si “rilassa”). È un campanello d’allarme quando la pressione massima è maggiore o uguale a 130 mmHg e la minima si assesta intorno agli 85 mmHg.
- Colesterolo hdl. Il colesterolo hdl è il cosiddetto “colesterolo buono”, valori inferiori a 40mg/DL negli uomini e inferiori a 50 mg/DL nelle donne sono il campanello d’allarme nell’indagine di questo valore.
- Glicemia. Anche la glicemia, ossia la concentrazione di glucosio nel sangue, è un fattore da tenere in considerazione quando si parla di sindrome metabolica. Un valore di glicemia a digiuno (e quindi lontano dai pasti, che potrebbero alterare i risultati) superiore ai 110mg/DL è un segno da non trascurare.
- Trigliceridi. Ultimo aspetto da tenere sott’occhio è il valore dei trigliceridi, che sono dei particolari tipi di acidi grassi. Un valore superiore a 150 mg/DL è indice di un problema.
Ricordati che per la diagnosi di sindrome metabolica è necessario che venga riscontrata la presenza di almeno tre di questi fattori! Anche una persona all’apparenza in linea potrebbe soffrirne!
Ed è per questo che è necessario un lavoro di screening e effettuare controlli periodici presso personale medico competente!
Questa sindrome è molto diffusa ed interessa anche quelle persone che “stanno bene”, senza sintomi evidenti che sono però così maggiormente esposti all’insorgere di patologie cardio-vascolari o di altra natura ben più serie.
Un ottimo metodo per prevenire l’insorgere della sindrome metabolica o per attutirne gli effetti è quello di ricorrere ad una dieta sana ed equilibrata ed uno stile di vita attivo che preveda almeno 30 minuti di esercizio al giorno.
Meglio ancora, se l’attività fisica sia effettuata con costanza e correttamente, ecco quindi che iscriversi a Nirvana, può essere una soluzione!
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